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La canzone di George Harrison dal maggiore successo commerciale

"Something" fu il primo (e unico) lato A di George Harrison nella storia dei Beatles
La canzone di George Harrison dal maggiore successo commerciale

Il 26 settembre del 1969 i Beatles pubblicano l'album "Abbey Road" (leggi qui la recensione), il decimo nella loro discografia inglese. "Something" - che insieme a "Here Comes The Sun" è il contributo di George Harrison al disco - diventerà la canzone di maggior successo commerciale nella carriera del “quiet Beatle”. Su insistenza di Allen Klein sarà pubblicata come singolo il 6 ottobre del 1969, dando a George il suo primo (e unico) lato A nella storia dei Beatles. Dopo "Yesterday" è la canzone dei Fab Four che vanta il maggior numero di cover: tra quelle ufficialmente catalogate dal sito SecondHandSongs, vera enciclopedia del settore. Più sotto, dopo la versione originale, vi proponiamo dieci cover da ricordare e alcune decisamente curiose.

Maurilio Giordana (titolare del blog “MyWay”)

Il 45 giri di "Something" (doppia facciata A con "Come Together") arriverà al numero uno nella classifica Hot 100 di Billboard, ma in Inghilterra si fermerà alla posizione numero quattro. La versione contenuta sul 45 giri è identica a quella dell'album "Abbey Road" e della raccolta "One" mentre negli album "Anthology 3" e "Love" compaiono versioni differenti dall'originale.

La cover di Joe Cocker è la prima in ordine cronologico. Fa parte del secondo album del cantante inglese pubblicato nel novembre del 1969, che contiene anche una interpretazione di "She Came In Through the Bathroom Window". Cocker (assistito da Harrison) registrò un demo del brano nel marzo del '69, prima ancora della registrazione dei Beatles.

Sinatra la definì "la più bella canzone d'amore degli ultimi 50 anni" anche se nelle esibizioni live la attribuiva a Lennon & McCartney. Solo dal 1978 prese a citare correttamente Harrison come autore del brano. The Voice cambia una parola nel testo e il middle eight diventa: 'You stick around, Jack, it might show/I don't know No, I don't know...'

La cover è contenuta nel terzo album della cantante, “Patty Pravo”, pubblicato nell'aprile del 1970 dalla RCA.

Mina pubblica la sua versione del classico dei Beatles nel 1971 all'interno del suo ventesimo album intitolato "Mina". La cover compare anche nella raccolta "Mina canta i Beatles" del 1993.

"Quando la scrissi avevo in mente Ray Charles che la cantava" disse George a proposito di "Something". È una delle cinque cover dei Beatles ufficialmente pubblicate da The Genius in carriera. Compare nell'album "Volcanic Action of My Soul" del 1971.

Il Re del Rock inserì il brano nella scaletta di "Aloha from Hawaii" lo speciale trasmesso in diretta televisiva via satellite in oltre 40 nazioni il 14 gennaio 1973 e dal quale venne tratto l'album "Aloha from Hawaii Via Satellite" pubblicato il mese successivo.

Quella di James Brown è la versione preferita dallo stesso Harrison che la definì "absolutely brilliant" e raccontò di avere il brano a casa nel suo juke box personale. La cover di Mr. Dynamite compare come B side del singolo "Think" pubblicato nel 1973.

La cover di "Something" è uno dei maggiori successi nella carriera della cantante inglese che la pubblicò come 45 giri nell'estate del 1970. Il singolo raggiunse il numero 4 delle classifiche in UK rimanendo nella top 40 per 22 settimane.

George Benson rimane folgorato dalla bellezza di "Abbey Road" e nell'ottobre del 1969 entra in studio di registrazione per rileggere tutte le canzoni del disco. L'album "The Other Side Of Abbey Road" uscirà nell'estate del 1970. La cover di "Something" è in medley con "Octopus's Garden" e "The End".

Il 29 novembre del 2002 ad un anno dalla scomparsa di Harrison, la moglie Olivia e il figlio Dhani organizzano alla Royal Albert Hall di Londra il "Concert for George". Gli amici Eric Clapton e Paul McCartney gli rendono omaggio con questa meravigliosa versione di "Something" con Paul all'ukulele. La cover è reperibile sull'album "Concert for George" pubblicato nel 2003.

In lingua tedesca - Katja Ebstein - Manchmal (1970)

In lingua spagnola - Ana Gabriel - Algo (1969)

In lingua francese - Donald Lautrec - Quelqu'un, quelque part (1971)

In lingua finlandese - Lea Laven - Se Jokin (1970)

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